Italia-Israele: primavere e incertezze

Il ventiduesimo congresso nazionale della federazione delle associazioni di amicizia Italia-Israele ha avuto luogo a Firenze il 12-13 novembre con la partecipazione di due ambasciatori israeliani: Gideon Meir, attuale ambasciatore a Roma, e Oded Ben Hur, dal 2003 al 2008 ambasciatore presso la Santa Sede e attualmente coordinatore delle consultazioni intergovernative presso il ministero degli esteri a Gerusalemme. Ambedue, anche se in modi diversi, hanno parlato della cosiddetta “primavera araba”, delle incertezze, delle ambiguità e del rafforzamento dei movimenti islamici anti israeliani nonché delle difficoltà in cui si trovano anche altri regimi arabi. Entrambi hanno sottolineato il pericolo per Israele ma anche per l’Occidente di armamenti nucleari in mano al regime degli Ayatollah iraniani.
Al congresso, durante il quale è tra gli altri intervenuto il presidente della Comunità ebraica di Firenze Guidobaldo Passigli per un messaggio di saluto, hanno partecipato una sessantina di delegati dalle varie associazioni. Il presidente della Federazione, Carlo Benigni di Cuneo (nell’immagine) , mi spiega che la stragrande maggioranza degli oltre tremila iscritti sono non ebrei che desiderano dare un attivo sostegno ai valori della democrazia israeliana. “Scopo dell’associazioni – afferma – è promuovere la conoscenza di Israele nella sua eccellenza”. Come, fra l’altro, la sensibilità per i diritto dell’uomo e il ruolo in questo campo della magistratura. Non è un’associazione con legami politici particolari. “Gli scenari politici in evoluzione nel Medio Oriente – dice Benigni – sono molto preoccupanti anche perché in corso un’azione sistematica di delegittimazione di Israele nell’ambito delle organizzazioni internazionali. In Italia, in più, sono emersi dati mol davvero angoscianti del nuovo insorgente antisemitismo. In questo contesto le associazioni Italia-Israele riunite a Firenze hanno riaffermato l’impegno a fianco dello Stato ebraico”. I compiti delle associazioni, mi spiega ancora, sono evidentemente distinti rispetto a quelli delle comunità; la loro missione è quella di parlare all’opinione pubblica, informarla su Israele, sugli scenari politici internazionali. Si tratta di un mondo particolarmente attivo nelle regioni del nord, anche in centri minori come le stessa Cuneo dove da anni l’associazione organizza per studenti delle scuole superiori un corso su Israele al quale partecipano molti giovani. Affrontato un esame scritto e orale, i due migliori ricevono come premo un viaggio in Israele.

Hulda Liberanome