Qui Roma – Razzismo e luoghi della Memoria

Escludere e includere. I regimi totalitari, i movimenti razzisti e xenofobi, oggi come nel passato hanno fatto largo uso di questa combinazione. All’argomento è dedicato il convegno “Inclusione ed esclusione. Luoghi della memoria, un percorso teoretico/storico” al Centro Ebraico italiano Pitigliani di Roma. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’UCEI e la Fondazione Cdec, è rivolta in particolare al mondo della formazione e dell’insegnamento. Due i filoni di riferimento della giornata di studio: “l’elaborazione teorica dell’esclusività”, tema della sessione mattutina, e la “esclusione ed inclusione nei Luoghi della memoria” per quella pomeridiana. A coordinare i lavori Michele Sarfatti, direttore del Cdec e Rita Gravina della Federazione nazionale insegnanti del Lazio.
Razzismo e antisemitismo si fondano sul concetto di esclusione dell’altro, percepito come un essere inferiore, su cui la “razza dominante” può tiranneggiare sulla base di una presunta superiorità morale, etnica o nazionale. Sull’impatto di queste ideologie nella modernità, il cui risultato terribile fu la Shoah, si interrogano alcuni dei relatori, fra cui Giovanni Ruocco, Gabriele Rigano e Stefano Gatti. Uno sguardo invece geografico, sul significato dei luoghi della memoria, tra cui Fossoli, il ghetto di Roma e Carpi, sarà al centro degli interventi pomeridiani di Michele Sarfatti, Marzia Luppi e Claudio Procaccia.
A concludere i lavori Margerita Donatelli, Luca Sabano e Livia Testa sul significato, l’importanza e le modalità dell’organizzazione dei viaggi di istruzione nei luoghi della Memoria.