…scuola
Le parole scritte recentemente da Anna Foa riguardo alla odierna condizione scolastica mi hanno molto stimolato e vorrei tornarci su anche a distanza di un mese abbondante. La professoressa Foa lamentava in particolar modo l’impreparazione degli insegnanti, incapaci di offrire un qualunque orizzonte di interesse ai propri alunni, anzitutto perché sono loro stessi a non averlo. In primo luogo, credo che la diagnosi non vada evitata per incorrere nel rischio di urtare sensibilità professionali: le nostre scuole medie e superiori hanno docenti che più ignoranti è difficile immaginare. Credo, però, che la responsabilità prima vada attribuita alla politica perché la scuola riflette le logiche di qualunque sistema: se trascurato collassa. In un contesto così desolante e mal pagato, è normale che i migliori si dirigano altrove. E’ un processo che in Italia presenta senza dubbio particolari criticità, ma che riguarda, in diversi modi, tutti i Paesi occidentali, incapaci di conciliare un’istruzione di massa con un adeguato livello di preparazione. Forse, questo, è stato il vero fondamento della crisi che stiamo vivendo. Se avessimo avuto una società civile più preparata, saremmo stati meno sensibili ad una politica che si è nel tempo ridotta a campagna elettorale permanente senza misurarsi con le conseguenze della propria azione.
Davide Assael, ricercatore