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Il 23 marzo del 1923, quattro anni dopo la nascita della Seconda Repubblica Polacca, usciva a Varsavia il primo numero del quotidiano “Nasz Przegląd”, “La nostra Rassegna”, una delle numerosissime pubblicazioni periodiche ebraiche che, in yiddish, in ebraico e anzitutto in polacco, apparvero in questo paese nel ventennio fra le due guerre. “Questo giornale – si leggeva nel primo numero – un giornale ebraico in lingua polacca, per alcuni costituirà, speriamo, una strada verso il ritorno, un gradino per riaccostarsi al proprio popolo. Per altri sarà una fonte di conoscenza dei pensieri, delle speranze e delle ambizioni dell’ebraismo polacco. Alla società polacca desideriamo rendere comprensibile la nostra coscienza nazionale, le sue leggi, i suoi ideali.”
“Noi cittadini della Repubblica – così terminava l’articolo – vogliamo una Polonia forte e sicura, una Polonia libera e che diffonda le libertà, che tragga il suo benessere della collaborazione armonica di tutti i suoi abitanti, a prescindere da confessione religiosa, nazionalità, convinzioni politiche. È questa, noi crediamo, la maggiore garanzia del progresso e della dignità del nostro paese”. “Nasz Przegląd” uscì ininterrottamente dal marzo 1923 al 20 settembre del 1939. Fra i suoi collaboratori si trovavano alcuni dei massimi intellettuali del periodo, come il pedagogo Janusz Korczak, il poeta Władysław Szlengel, il romanziere Opatoszu. La sua tiratura, che arrivava alle 50mila copie, superò spesso quella dei quotidiani diretti ai lettori polacchi.
Laura Quercioli Mincer, slavista