Qui Roma – Mikve, “una grande mitzva”

“È un evento straordinariamente felice e importante. L’inaugurazione del mikve è una grande mitzva, un segnale significativo per il futuro di questo tempio e per gli ebrei romani”. Con queste parole rav Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, ha inaugurato ieri sera, assieme a rav Umberto Piperno e Gavriel Levi, la realizzazione del “mikve Sara” del tempio Beth Shalom. Un momento di raccoglimento, di gioia e di speranza a cui hanno partecipato con entusiasmo assieme al presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, le diverse famiglie che frequentano la piccola sinagoga di via veronese e non solo. Nonostante diverse traversie nella costruzione durate alcuni anni, il mikve (vasca contenente acqua di fonte o acqua piovana utilizzata per la purificazione rituale, tramite immersione, di una persona) è ora pronto e ruolo fondamentale ha avuto il grande contributo della famiglia Steindler. “I lavori sono stati lunghi e difficoltosi – sottolinea Miki Steindler, la cui partecipazione ha permesso la realizzazione del progetto – ma alla fine il risultato è stato assolutamente positivo. Chi è venuto a vedere il mikve è rimasto entusiasta e speriamo che questo possa attirare persone nuove”. Nel progetto, dedicato alla memoria di Sandra Bachi Steindler e da qui il nome “Sara”, hanno avuto un ruolo di primo piano rav Yishai Hochman e l’architetto Domenico Ciucci . “Hanno seguito passo dopo passo le tante e complesse fasi di realizzazione, ciascuno ovviamente secondo le proprie competenze – spiega Steindler che poi si sofferma sul significato di questa iniziativa – Le mitzvot si compiono con grande fatica, con mesirut nefesh (auto sacrificio). In Israele, per esempio, la mesirut nefesh si traduce nella difesa dello Stato da parte delle migliaia di ragazzi di Tzahal. Per noi ebrei della Golah i compiti sono diversi ma comunque importanti per mantenere vivo il nostro futuro. Per noi, la realizzazione di questo mikve è stata veramente faticosa e complicata sotto diversi punti di vista. Ma la fatica è stata ricompensata con un ottimo risultato, anche in prospettiva futura”.