Democrazia minore
“Sto leggendo i diari di Mussolini e le lettere della Petacci e devo dire che mi ritrovo in molte situazioni. Anche con le lettere della Petacci”. Lo dice l’ex premier Silvio Berlusconi, che alla presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa ricorda come Mussolini si lamentasse del fatto di non potere neppure raccomandare una persona. “Che democrazia è questa?”, si chiedeva Mussolini. E infatti, fanno notare a Berlusconi, non era una democrazia quella di Mussolini. “Beh era una democrazia minore”, aggiunge Berlusconi.
A scrivere queste righe è “La Nazione”, lo storico giornale toscano non certo ostile all’ex premier. Dispiace per lui che si ritrovi a immedesimarsi in Mussolini (il riferimento alla Petacci potrebbe aprire spunti satirici) ma la definizione del fascismo quale “democrazia minore” è di una pochezza epocale e offende il concetto stesso di democrazia, accostandolo a una dittatura che calpestò i più elementari diritti civili, portò il paese alla distruzione morale ed economica sacrificando la vita di tanti suoi cittadini in folli “imprese” di guerra e ha macchiato indelebilmente l’Italia, con la promulgazione di leggi razziste e persecutorie.
Davvero è il caso di dire, dinanzi a “cotal pensiero”, sic transit gloria mundi!
Gadi Polacco, Consigliere della Comunità ebraica di Livorno