…Memoria

Non posso e non voglio accettare l’idea che la memoria della Shoah appartenga in esclusiva a noi ebrei. “E’ molto difficile insegnare la memoria, se non a quelli che si possono includere nel “noi”, scriveva ieri Ugo Volli. Tutto quello che è stato detto sulla Shoah come vero e proprio spartiacque della storia recente è contraddetto da quest’idea. E non solo perché nel processo dello sterminio ci sono state altre vittime, oltre agli ebrei. Ma anche e soprattutto perché se la memoria della Shoah deve solo servire a consolidare l’identità del gruppo e ad erigere steccati verso il mondo, allora non vedo quali risposte possa dare alle nostre (cioè di tutti gli esseri umani) domande dell’oggi, che sono domande sull’inclusione, non sull’esclusione. Di esclusione, di odio verso l’altro, di barriere identitarie ce ne sono già abbastanza nel mondo, e molte di esse rivolte proprio contro noi ebrei, senza che ci mettiamo ad usare la memoria della Shoah per difenderci e consolidare gli steccati e per chiuderci nella nostra particolare identità.

Anna Foa, storica