…convivenza

Settimana intensa quella che ci ha preceduto. Risalgo dall’ultima notizia alla prima. Venerdì Mauro Aicardi, consigliere comunale con delega alla Protezione civile, nel Comune di Albenga ed eletto nelle liste Lega Nord, in un gruppo Facebook ha auspicato l’uso dei forni nei confronti degli emigrati marocchini presenti nel suo comune (poi il giorno dopo ritrae). La notizia viene dopo l’apertura della vicenda del Prof. Renato Pallavidini, dopo il caso del console Mario Vattani, console italiano in Giappone, e l’uccisione (ma forse sarebbe più corretto dire l’esecuzione) di due cinesi a Roma. Insomma, verrebbe da dire che non ci siamo fatti mancare niente. Pierluigi Battista, sempre ieri, sul “Corriere della sera” scrive (l’articolo si trova a pag. 23 e si intitola “Se un prof. insegna a ‘stendere i servi di Sion’”) che “la linea di confine con la follia violenta e pericolosa è stata già abbondantemente superata”. Dopo l’indignazione o la preoccupazione, si fa qualcosa o ci limitiamo a constatare? Io sarei per abbandonare l’indignazione e provare a fare qualcosa che abbia come fine il consolidamento della convivenza civile, che mi sembra a rischio. Si può fare qualcosa o il mio è’ un auspicio “non liberale” perché lesivo della libertà di parola?

David Bidussa, storico sociale delle idee