Fabio Norsa (1946-2012)
Cordoglio ed emozione, attraverso l’Italia ebraica, per la scomparsa del presidente della Comunità ebraica di Mantova Fabio Norsa. Instancabile attivista e benefattore, Norsa ha profondamente amato la sua gloriosa comunità (che conduceva da quindici anni) e la sua città, ricambiato da altrettanto affetto da parte dei suoi collaboratori e di tutti i cittadini. I quotidiani mantovani in edicola questa mattina dedicano la prima pagina per esprimere i sentimenti di dolore della città e dei mantovani nel mondo e rendere omaggio alla saldatura indelebile fra la realtà lombarda e la sua comunità ebraica che Norsa ha incarnato in tutta la sua azione.
Presidente della fondazione benefica Istituto Giuseppe Franchetti, fondatore e presidente di Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni realizzato con il contributo di molti enti locali e realtà minoritarie in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, alla guida dell’associazione culturale Mantova ebraica e Consigliere della fondazione Università di Mantova, Norsa lascia la moglie Licia, i figli Aldo e Manuela e i nipoti Rebecca Alessandro e Davide. I funerali si svolgeranno domani, lunedì 9 gennaio, alle 10.30 al cimitero ebraico di Mantova.
Esprimendo i sentimenti degli ebrei italiani, il Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche, Renzo Gattegna, ha dichiarato: “Tutte le comunità ebraiche italiane si stringono commosse intorno alla famiglia Norsa e alla moglie Licia. La scomparsa di Fabio, ex consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, presidente della Comunità ebraica di Mantova, presidente dell’Osservatorio contro le discriminazioni e promotore di innumerevoli iniziative di carattere umanitario, tutte finalizzate alla lotta contro il razzismo e l’antisemitismo, lascia in tutti noi un vuoto incolmabile. Tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di essergli vicini hanno apprezzato le sue doti di dirigente ma soprattutto le sue qualità umane, la generosità, la sincerità, la capacità di dialogare apertamente con ciascuno, e ancora il suo saper essere un vero amico sempre leale e disponibile. In questo momento di tristezza mi piace ricordare di lui anche i molti successi ottenuti nel karate, disciplina di cui è stato un grande maestro. Fabio non ha mai smesso i panni del lottatore, sia in pubblico che in privato. Neanche in questi ultimi durissimi mesi quando, pur preoccupati per le sue condizioni di salute, abbiamo ammirato la forza e la determinazione con le quali ha combattuto contro la malattia che lo aveva colpito”.
In un lettera indirizzata ai redattori e ai collaboratori del Portale dell’ebraismo italiano, il coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura UCEI Guido Vitale ha fra l’altro ricordato come Norsa sia stato per la redazione “un fraterno amico e un prezioso punto di riferimento. Al suo impegno si deve, fra l’altro, la costituzione dell’Osservatorio Articolo 3, che in pochi anni di lavoro si è affermato come un modello di collaborazione attiva fra diversi gruppi minoritari non solo in campo nazionale, ma anche in tutta Europa. Alla sua amicizia l’aggancio del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche al prestigioso Festival Mantova Letteratura e molto, molto altro ancora”. Il messaggio si conclude rinnovando “l’impegno di camminare, giorno dopo giorno, verso quei traguardi per cui Fabio si è sempre battuto con umiltà e tenacia”.
Innumerevoli le testimonianze di affetto che continuano a giungere in queste ore alla famiglia e alla Comunità da amici e colleghi, da esponenti delle istituzioni, del mondo accademico e delle comunità religiose e da semplici cittadini. “La Chiesa di Mantova, oltre alla città – dice il vescovo Roberto Busti, tra i primi ad accorrere per incontrare i famigliari – perde un amico e una persona di valore. Lo accompagna il mio affettuoso ricordo e una grande stima”. Commosso per la perdita anche lo storico Frediano Sessi, che afferma: “Fabio è stato un amico fraterno, un compagno di battaglie per diffondere la memoria”. L’architetto David Palterer ricorda le avventure vissute assieme in questi anni sottolineando come “il coraggio e la dignità con cui ha affrontato la malattia saranno per noi tutti un indelebile esempio”. Pierluigi Pajello, maestro di karate con il quale Norsa ha contribuito a far nascere numerose palestre nel mantovano, trasmette il cordoglio sentito della grande famiglia del karate ad uno sportivo “di elevato spessore tecnico ed umano”. Per Emanuele Nitri, referente dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), “Norsa è stato un punto di riferimento fondamentale, insostituibile e franco”. La sua presenza, dice anche a nome del direttore generale Massimiliano Monnanni, “si perpetuerà nelle opere che lo hanno visto protagonista di una vita. La sua città, che del cognome Norsa già tante e non irrilevanti tracce conserva, saprà onorarne ora la memoria e mantenerne viva l’immensa eredità ideale e materiale”.