identità…

Con la morte di Giacobbe assistiamo ad un fondamentale punto di svolta nella storia di Israele: termina l’età dei patriarchi. Ciò che prima era eredità spirituale di una persona sola – Abramo, Isacco e Giacobbe – ora è spartita e divisa tra dodici tribù, ciascuna con le sue caratteristiche specifiche e distintive, come ben dimostrano le benedizioni che l’ultimo patriarca dà ai suoi dodici figli. Da questo momento tutti i discendenti sono “dentro” il sistema, non c’è più possibilità di una separazione come quella di Lot da Abramo, di Ismaele da Isacco, di Esaù da Giacobbe: un ebreo resta comunque ebreo. Con buona pace di chi pensa, da ogni posizione, di esserlo più di un altro.

Benedetto Carucci Viterbi, rabbino