Un ricordo di Fabio Norsa

La notizia della dipartita di Fabio Norsa mi ha dolorosamente colpito; giustamente è stata messa in risalto la sua importante attività di Presidente della Comunità ebraica di Mantova. Vi è da chiedersi chi mai abbia influito sulla formazione di Fabio, chi lo abbia reso consapevole del suo ebraismo: la prima persona fu sua madre, la signora Bruna Namias Norsa, mantovana deportata ad Auschwitz come testimoniava anche il numero nero sul suo braccio, e riuscita a ritornare a Mantova ove fu attiva nella vita comunitaria, e in particolare di quella della Casa di riposo ebraica di via Govi 11; l’altra persona che contribuì fu il rabbino capo di Torino, il compianto Rav Dario Disegni, a cui tanto deve l’Ebraismo italiano. Fabio studiò alle scuole ebraiche di Torino e prese parte anche ad alcune lezioni al Collegio Rabbinico. La presenza di un Maestro della levatura di Rav Disegni z”l, particolarmente sensibile anche alla tragedia della Shoah, in cui morì anche sua figlia, ha permesso di costruire la personalità peculiare di Fabio Norsa, tanto apprezzata da tutti, specialmente nei suoi aspetti ebraici e nel collegamento con la Shoah: sono impressioni che risalgono agli inizi degli anni ’60, che trovo confermate ora leggendo i giornali ebraici e quelli mantovani, purtroppo solo dopo la sua morte. Sia il suo ricordo in benedizione per la sua cara famiglia e per la sua Comunità.

Alfredo Mordechai Rabello, Jerushalaim