Qui Milano – Numeri e progetti

Undici voti favorevoli, quattro contrari. Questo il bilancio del voto finale che ha portato all’approvazione del bilancio preventivo della Comunità ebraica di Milano per l’anno 2012. Per quanto riguarda invece le dimissioni del vicepresidente e assessore alle finanze Alberto Foà, che non era presente alla seduta, il Consiglio ha prodotto una mozione che, nell’esprimere l’apprezzamento per il lavoro svolto da Foà, ha dato mandato al coordinatore Avram Hason di verificare l’effettiva irrevocabilità della sua decisione per poi eventualmente procedere alla cooptazione del primo dei non eletti tra i candidati alle elezioni della primavera del 2010. Con queste decisioni si è conclusa quando ormai la mezzanotte era passata la riunione di Consiglio. Riunione di Consiglio caratterizzata da un vivace confronto su numeri e contenuti tra i consiglieri di maggioranza e il gruppo d’opposizione. Che, pur nella diversità di posizioni, su un punto hanno espresso un auspicio condiviso: che si apra con urgenza una nuova fase non più di contrapposizione, ma di collaborazione per risolvere i problemi della Comunità, ancora spinosi sia da un punto di vista finanziario, nonostante una decisa riduzione del deficit rispetto allo scorso anno, sia da un punto di vista umano. I consiglieri di opposizione hanno espresso il bisogno, per poter pronunciare sul documento presentato un voto favorevole, di ricevere maggiori garanzie sull’attenzione del governo della Comunità verso alcuni temi, tra cui le procedure per le iscrizioni scolastiche e per l’accesso al sistema di sconti sulla retta e la rinuncia ad avvalersi dell’esatri per riscuotere le tasse comunitarie. Alla fine la quadratura del cerchio tra le esigenze di tutti non è stata trovata e il bilancio preventivo è stato approvato con quattro voti contrari (nel 2011 la votazione era avvenuta all’unanimità). Anche considerando che le cifre non consentivano grandi margini di manovra. Allo stesso tempo però sono stati diversi gli spunti per il lavoro che giunta e consiglio dovranno portare avanti nei prossimi mesi, dalla riorganizzazione strutturale del personale e delle voci di spesa per ridurre le perdite annue, al ripensamento del sistema delle rette scolastiche, fino a un più generale progetto per riavvicinare gli iscritti alla Comunità. Un primo momento importante in questo senso sarà rappresentato dall’assemblea comunitaria convocata dal presidente Roberto Jarach per martedì 24 gennaio.

Rossella Tercatin