Qui Roma – La centralità della famiglia
La famiglia come motore della crescita economica. Quali valori e quali prospettive per un’istituzione minacciata da crescenti sfide e difficoltà di varia natura. Se ne è discusso ieri pomeriggio alla Camera ad un convegno organizzato dall’Accademia internazionale per lo sviluppo economico con la partecipazione di autorevoli esponenti del pensiero laico e religioso. L’incontro, svoltosi nella Sala della Regina di palazzo Montecitorio, era significativamente inserito nel programma della ventitreesima edizione della Giornata del dialogo ebraico-cristiano ed ha offerto numerosi spunti e momenti di riflessione. A partire dall’intervento in apertura del rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, che ha proposto una lettura significativamente ebraica sul tema. “Guardando alla Bibbia – ha spiegato il rav – ci si imbatte in una lunga serie di pessimi esempi familiari. La famiglia è quindi il luogo dove si sbaglia ma è allo stesso tempo un qualcosa di imprescindibile. Senza famiglia non si può stare. Lo insegna tra gli altri proprio l’ebraismo, la cui vita religiosa si svolge in larga parte dentro le mura di casa. Parafrasando ciò che una volta Churchill disse a proposito della democrazia, si può quindi dire che la famiglia è il sistema peggiore. A parte tutti gli altri”. Oltre al rav hanno portato un contributo alla riflessione, ciascun relatore con un taglio personale in cui forte è comunque sempre risaltata la centralità dell’istituzione famiglia, Maurizio Lupi, Antonio Gaspari, Edith Arbib Anav, Ettore Gotti Tedeschi, Enrico Letta, monsignor Lorenzo Leuzzi e Valerio De Luca. Inaugurando i lavori del convegno l’onorevole Lupi ha letto all’auditorio un messaggio di saluto del presidente della Camera Gianfranco Fini.
a.s.