…Ancòra

Sono piombati i vagoni / che qui trasportano i nomi, / e dove poi questi andranno / e se mai scenderanno, / non chiedete, chissà, non lo so. // Il nome Natan picchia l’impiantito, / Il nome Isacco canta impazzito, / il nome Sara implora acqua per il nome / Aronne, che intanto di sete muore. […] Una nuvola d’uomini passava, / due gocce, una lacrima restava, /due gocce, una lacrima, arsura. / I binari vanno nella selva oscura. / Tu-tum, fa la ruota. Non c’è uscita. / Tu-tum. Corre il treno delle grida. Tu-tum. Destata nella notte sento / tu-tum, i colpi sordi del silenzio.
(Wisława Szymborsa, premio Nobel per la letteratura nel 1996, frammento della poesia Ancòra, traduzione di Pietro Marchesani)

Laura Quercioli Mincer, slavista