Qui Roma – Resistenza, il nostro contributo

Un libro che ha il merito di mettere ordine a cose che noi ebrei già sapevamo, un’opera di valore che è arrivata ai lettori nel momento giusto, quello dei festeggiamenti per i 150 anni di Unità nazionale cui molti ebrei italiani portarono un contributo decisivo”. Victor Magiar, assessore alla cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, presenta con queste parole Ebrei nella Resistenza in Piemonte 1943-1945, volume in cui Giorgio Secchi e Gloria Arbib, riprendendo il lavoro di ricerca svolto da quest’ultima per la sua tesi di laurea, ricostruiscono la grande storia, talvolta sottovalutata dalla comunità degli storici, della partecipazione ebraica alla lotta partigiana tra le valli e tra i monti del Nord Italia. Un fenomeno importante nei numeri e intenso nell’eroica adesione dei suoi protagonisti che è stato al centro dell’incontro che ha aperto ieri pomeriggio la nuova stagione di appuntamenti culturali al Centro Bibliografico UCEI. Hanno preso parte al dibattito, in compagnia degli autori e introdotti dall’assessore Magiar, anche il vicepresidente UCEI Anselmo Calò, lo storico Guri Schwarz, l’ex presidente della Comunità ebraica di Torino Tullio Levi e Francesco Momberti, regista di Emanuele Artom il ragazzo di via Sacchi, pellicola in cui si rende omaggio a una tra le figure di combattente più illuminanti in questo senso e la cui proiezione ha concluso la serata. Tra i temi toccati in precedenza nella tavola rotonda, oltre a un approfondimento del coinvolgimento ebraico nella liberazione del paese dal giogo nazifascista, anche la dolorosa necessità di fare i conti con una pagina meno entusiasmante della propria storia e cioè l’adesione entusiastica che non pochi ebrei italiani diedero in un primo momento al fascismo