Qui Milano – L’Assemblea chiede maggiore coesione

Un momento di bilancio. Un bilancio non solo di numeri. Gli ebrei di Milano si sono riuniti in assemblea per discutere e approvare il bilancio preventivo dell’anno 2012, ma anche per confrontarsi sui temi che più stanno a cuore alla Comunità a un anno e mezzo dalle elezioni dell’ultimo Consiglio: la scuola, la partecipazione della gente, le iniziative culturali, i servizi agli iscritti. Grande attenzione alle cifre da parte di consiglieri e pubblico, ma anche a quelle che in molti hanno definito con varie sfumature “le storie dietro i numeri”, in un dibattito ricco di spunti di riflessione. Presenti in sala tra gli altri il rabbino capo Alfonso Arbib, il direttore del dipartimento Educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane rav Roberto Della Rocca, che da settembre opera a partire da Milano, il nuovo presidente della Fondazione scuola Marco Grego, Alberto Foà e Walker Meghnagi, che in momenti diversi hanno presentato le dimissioni dall’incarico di Consigliere. “Questi 18 mesi hanno rappresentato un momento di controllo e parziale risoluzione dell’emergenza – ha premesso il presidente della Comunità Roberto Jarach nel presentare il bilancio, incombenza da lui assunta in seguito alle dimissioni nelle scorse settimane dell’assessore alle finanze e vicepresidente Foà – Tutti i dati partono dalla situazione effettiva con cui abbiamo chiuso il 2011. Fino a questo momento ci siamo occupati di consolidare il debito e avviare un monitoraggio dei consumi. Ora è arrivato il momento di concentrarci sul controllo di gestione e sui progetti strategici”. Il problema è pressante considerando che rimane un deficit di gestione ordinaria di quasi un milione e 800 mila euro, parzialmente compensato sì da entrate straordinarie grazie ad alcune dismissioni immobiliari (la differenza tra le entrate e le uscite totali si ferma a 360 mila euro), ma che risulta insostenibile in una prospettiva di lungo termine. Un deficit perfettamente in linea con quello previsto nel bilancio preventivo per il 2011, che però lascia un po’ di delusione, secondo i consiglieri d’opposizione, data la particolare sensibilità che la giunta ha dimostrato ai temi economici, anche a discapito della coesione.
Tanti i punti toccati durante la lunga discussione protrattasi fino a tarda sera e numerosi gli interventi. Oltre alla preoccupazione espressa da alcuni che le cifre preventivate fossero “un po’ troppo ottimistiche”, preoccupazione respinta con forza dal presidente, particolarmente dibattuta è stata la questione dell’abbassamento delle rette scolastiche e di progetti di rilancio per il liceo, per voce tanto dei consiglieri d’opposizione quanto del pubblico. Il problema però, come ha sottolineato Jarach, ribadendo la centralità della scuola per il futuro della Comunità, è quello di reperire le risorse per rendere il progetto sostenibile dal punto di vista finanziario, considerando il bilancio di fronte a cui la Comunità si trova. In questo senso non possono essere sufficienti i 250 mila euro che la Fondazione scuola si è impegnata a versare per sussidi scolastici e programmi di eccellenza didattica.
Tra i progetti strategici contenuti delle note integrative al bilancio, la Giunta ha assunto un impegno su un altro argomento particolarmente controverso: l’istituzione di una Commissione che verifichi i risultati prodotti dall’affidamento della riscossione dei tributi comunitari all’esatri e studi eventuali alternative al regime attuale, cui è attribuita la responsabilità per la cancellazione dalla Comunità di molti iscritti (i numeri esatti sono stati ribaditi durante l’assemblea per sgombrare il campo da ambiguità: dei 450 iscritti in meno, 232 si sono trasferiti, 85 sono irreperibili e 133 sono i dissociati).
Alla fine il bilancio preventivo è stato approvato con i soli voti contrari dei consiglieri di opposizione, che hanno ribadito la scelta fatta in Consiglio.
Su un concetto però esponenti della maggioranza, dell’opposizione e pubblico si sono detti d’accordo: molto di più è necessario fare per rilanciare la coesione e la partecipazione della gente alla vita della Comunità ebraica di Milano.

Rossella Tercatin