Qui Milano – La scuola del futuro

Un confronto sull’innovazione didattica, per scoprire la scuola del futuro, mentre in tutta Italia si discute come mettere le nuove tecnologie al servizio di insegnanti e studenti. Questo lo scopo del convegno “A scuola nel 5772” tenutosi nell’aula magna della scuola della Comunità ebraica di Milano. Nato da un’idea di Dany Maknouz, docente di matematica dei licei, l’incontro è stato organizzato da Comunità ebraica di Milano, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Ort, Fondazione scuola ebraica e Ufficio scolastico regionale. “Questo numero, 5772, vuole rappresentare un richiamo al contenuto della tradizione ebraica, ma anche, pensando all’anno civile in cui ci troviamo, uno spunto verso il futuro” ha spiegato la professoressa Maknouz.
Al convegno sono intervenuti esperti di educazione provenienti dalle istituzioni e dal mondo accademico, accolti dalla preside della scuola ebraica milanese Esterina Dana. “Leggo questo momento come un passaggio importante in un processo che è iniziato nella nostra scuola tanti anni fa – ha commentato il presidente della Comunità e dell’Ort Roberto Jarach – La prima aula computer arrivò qui all’inizio degli anni Ottanta, e da allora abbiamo sempre cercato di essere all’avanguardia. Oggi dobbiamo continuare a lavorare per avere non solo strumenti, ma anche insegnanti capaci di usarli”.
Un confronto che ha rappresentato un momento importante, secondo l’assessore UCEI alla scuola e alla formazione e consigliere della Fondazione scuola Raffaele Turiel (nella foto). “Siamo in un periodo di transizione. Oggi abbiamo ancora i libri di testo accanto alle lavagne interattive, ma le cose stanno cambiando in fretta e gli strumenti didattici saranno presto diversi. Per questo, un convegno intitolato ‘Scuola nel 5772’ cade nel momento giusto”.
Dopo i saluti di Luca Volonté e Agostino Miele, rispettivamente dirigente dell’Ufficio scolastico regionale e dell’Istituto tecnico Gentileschi di Milano, ad aprire i lavori è stato il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib con un intervento dedicato al passaggio “Dall’oralità alla scrittura”. A seguire il professor Luca Toschi dell’Università di Firenze ha guidato i presenti lungo un percorso “Dal popolo ai popoli della rete: un paradigma verso il sistema mondo”, mentre a chiudere la prima sessione è stata Francesca Scalabrini dell’Agenzia nazionale sviluppo autonomia scolastica della Lombardia che si è occupata di “Tecnologia e principio di realtà didattica”. Si è poi proseguito con una riflessione a proposito della “Scuola del futuro? Tra tecnologia e tradizione” del professor Pier Cesare Rivoltella (Università Cattolica Milano) e con “A scuola nel sesto millennio: imparare con le tecnologie digitali”, relazione del professor Paolo Ferri (Università Bicocca Milano). A chiudere il convegno è stato il professor Mino Chamla che ha rivolto la sua attenzione al tema dell’“Informare, formare, educare: qualche riflessione critica”.

Rossella Tercatin