Beshallàch…

I Chakhamìm legano l’attacco di Amalèk che troviamo alla fine della parashah di Beshallàch con il verso che lo precede in cui il popolo ebraico si chiede se Dio è in mezzo a noi. Questa domanda può essere vista come una mancanza di fede ma anche con una riflessione filosofica sull’immanenza e la trascendenza di Dio. Se è così, cosa c’è di male? Secondo rav Shlomo Wolbe una domanda di questo tipo, anche se perfettamente legittima, testimonia un rapporto distante e freddo con Dio che può essere distruttivo. La vita ebraica non può diventare puro esercizio intellettuale.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano