biblioteca…
La Biblioteca universitaria centrale intitolata allo scrittore positivista Boleslaw Prus si trova di fronte all’Università di Varsavia, su splendidi viali, oggi isola pedonale. Nella sezione di Judaica i suoi affollatissimi scaffali ultimamente ospitano, uno accanto all’altro, volumi della nuova scuola polacca di studi ebraici e antichi o meno antichi testi antisemiti. Ogni richiesta di delimitarne il proliferare viene accolta dai commessi, apparentemente ignari della questione, con stupore e sguardi bovini. Se ne è indignata la mia amica Alina, professoressa di letteratura polacca all’Università di Varsavia; la sua email, inviata ai colleghi della capitale, studiosi ed esperti di cose ebraiche, ha suscitato una marea di riflessioni e proposte diverse: dal richiedere formalmente la creazione di un settore di “letteratura antisemita”, a un picchettaggio della libreria, al coinvolgimento del massimo quotidiano polacco e via discorrendo. La vicenda è complessa, e difficile trovarne una soluzione. Ma è bello che l’appello della mia amica abbia suscitato tanta passione e, che, nella sola capitale, abbia trovato oltre sessanta interlocutori.
Laura Quercioli Mincer, slavista