Qui Milano – Quattro commissioni per una nuova fase
Lo avevano chiesto con forza i partecipanti all’assemblea comunitaria di gennaio, lo si avvertiva come esigenza pressante all’interno dello stesso Consiglio: allo stato di emergenza economica e partecipativa della Comunità ebraica di Milano, i suoi organi rappresentativi devono rispondere con l’apertura di una nuova fase, segnata dalla collaborazione fra le sue diverse anime, dalla definizione di obiettivi comuni e dal superamento delle divisioni interne. A queste necessità ha risposto la riunione di Consiglio della serata di ieri segnata da un confronto serrato, che ha conosciuto momenti di tensione, ma che è riuscito a ricomporsi in una decisione altamente condivisa, che segna nelle intenzioni di maggioranza e opposizione, il primo passo di una fase nuova nella politica comunitaria milanese: l’istituzione di quattro commissioni aperte a tutti i consiglieri che prendano rapidamente in mano i problemi fondamentali della gestione comunitaria.
Ad aprire la riunione (tutti presenti a eccezione dei consiglieri Yasha Reibman e Rami Galante) è stato il benvenuto del presidente Roberto Jarach a David Piazza, che ha integrato il Consiglio dopo le dimissioni di Alberto Foà. Dopo la presentazione della prima fase di lavoro della task force sulla scuola guidata da Roberto Liscia (in sala presenti diversi componenti, tra cui la preside Esterina Dana), con l’esposizione dei risultati di un questionario cui hanno risposto 226 genitori, da cui sono emersi diversi spunti di riflessione, e dopo la relazione sul viaggio in Israele delle seconde liceo, il confronto si è spostato sui temi strettamente politici. Un documento presentato dal gruppo Ken ha proposto di rendere concreto l’auspicio di una fattiva collaborazione tra maggioranza e opposizione attraverso due punti: l’istituzione di commissioni appunto, e il reintegro della giunta. Diversi consiglieri d’opposizione hanno apprezzato la prima proposta, a patto però che la maggioranza accettasse di posticipare il reintegro della giunta al termine della prima fase del lavoro in commissioni, ritenendo incompatibile l’accettazione dei nomi avanzati da Ken, Avram Hason e Roberto Liscia, con la nuova ottica di collaborazione. La mozione che ha sancito l’istituzione di due commissioni strategiche (riorganizzazione della scuola e dei servizi offerti dalla Comunità) e due operative (per rivalutare il ricorso a esatri per la riscossione dei tributi e le procedure delle iscrizioni scolastiche, punti verso cui i consiglieri di opposizione hanno sempre dimostrato una particolare sensibilità), è stata infatti approvata con il voto unanime dei presenti in sala, con tre consiglieri che hanno invece scelto di non essere presenti al momento della votazione. Respinta invece, dopo lunghe discussioni, con otto voti contrari, sette a favore, un astenuto, un consigliere fuori dalla sala, la proposta di Michele Boccia di sospendere l’invio di nuove posizioni all’esatri fino alla conclusione dei lavori della commissione dedicata.
I consiglieri si sono dati appuntamento formale fra un mese circa per presentare i primi risultati dei lavori delle commissioni. Commissioni che vanno ora formate e messe all’opera. Superare le logiche di contrapposizione, e unire forze e competenze per raggiungere l’obiettivo comune del rilancio della Comunità è quanto mai urgente. Su questo sono tutti d’accordo.
Rossella Tercatin