Negazionismo
Ormai, in Francia, negare lo sterminio degli Armeni è un reato punibile con il carcere. Credo sia un passo avanti di grande importanza, un riconoscimento dovuto e finalmente arrivato alla memoria delle vittime ed alla verità storica, e che spezza una sorta di tabù, o di equivoco, al quale anche la comunità internazionale si è prestata troppo spesso. In Turchia, al contrario, è punito con il carcere chiunque faccia riferimento in pubblico all’idea stessa che sterminio ci sia stato. Consegue da questo che il negazionismo sia in ogni caso da trattare come un reato da punire penalmente? Non lo credo. Il negazionismo è in sé una pratica storicamente, eticamente e culturalmente indecente, e non vi è discussione su questo. Ma altro è che a farsene portatori sia la storiografia ufficiale di paesi interi, ed i loro partner nello scenario internazionale, altro è che rimanga il folle e vergognoso territorio di minoranze esigue (non dico non pericolose) e ben circoscritte del punto di vista ideologico, contro le quali è possibile combattere (non dico vincere) con le armi della documentazione storica e della ragione, della cultura e dell’impegno civile.
Enzo Campelli, sociologo