Terumà…

“Fatemi un Santuario e risiederò in mezzo a loro”. Secondo una famosa interpretazione rabbinica questo verso della parashà di Terumà esprime un’idea fondamentale dell’ebraismo. Dio non risiede nel Santuario ma nel cuore di ognuno di noi (“in mezzo a loro”). Ma se è così che bisogno c’è di un Santuario? Rabbì Yehudà Halevì risponde che il Santuario è un simbolo della presenza di Dio ma i simboli sono necessari anzi indispensabili. Si sente spesso parlare di un ebraismo interiore che non avrebbe bisogno di rituali esterni. Questa concezione non tiene conto però della natura umana e delle necessità per l’uomo di simboli rituali. Noi abbiamo bisogno di una cornice che ci aiuti a esprimere sentimenti ed emozioni e la presenza di Dio che è in ognuno di noi.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano