…silenzio

Lucia Annunziata, per spiegare quanto deve essere libera l’opinione in Rai e quanto vane siano le polemiche, ha detto giovedì sera a Servizio Pubblico: “Avrei difeso Celentano anche se avesse detto che i gay vanno mandati nei campi di sterminio”. E poi dopo ha aggiunto: “La questione dei contenuti è in un qualche modo secondaria rispetto al diritto di parola in un servizio pubblico”. Molti si sono concentrati sulla prima affermazione (di questo per esempio discuteranno con Annunziata, esponenti dell’associazionismo gay nella puntata di “In 1/2h” (che andrà in onda il 4 marzo). A me sembra anche altrettanto discutibile la seconda ed è significativo, invece, che sulla seconda sia prevalso il silenzio. Questo mi preoccupa assai specie in un tempo in cui i principi mi sembrano alquanto incerti e confusi e dove il diritto di parola è identificato con lo “spararla grossa”.

David Bidussa, storico sociale delle idee