Qui Roma – Il patrimonio dell’Europa ebraica

L’obiettivo è quello di fornire al portale Europeana, nuovo contenitore del patrimonio culturale digitale europeo, oltre tre milioni di dati e rendere disponibili in formato digitale le collezioni ebraiche di numerosi archivi, biblioteche e musei. Judaica Europeana, progetto di recente iniziativa che sta portando alla raccolta di un vasto materiale documentale a carattere ebraico in tutto il continente, vive oggi uno dei suoi momenti più significativi con una conferenza internazionale in corso di svolgimento alla Biblioteca nazionale centrale di Roma. Estremamente denso il programma di interventi e relazioni, inframmezzati da alcune esibizioni artistiche, che ha richiamato già dal mattino un folto pubblico di studiosi, esperti di digitalizzazione, studenti e appassionati di temi ebraici. Siedono tra gli altri in platea l’ambasciatore dello Stato di Israele presso la Santa Sede Mordechay Lewy, il segretario generale dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Gloria Arbib e il vicepresidente Anselmo Calò. Filo conduttore del convegno la centralità dell’apporto ebraico alla moderna identità europea, la necessità di una conservazione e di una facile fruizione di questo contributo da parte del grande pubblico. Un’opportunità preziosa da cogliere ribadita tra gli altri dal direttore della Biblioteca nazionale Osvaldo Avallone, dal direttore dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico Rossella Caffo e dal direttore della Biblioteca nazionale d’Israele Oren Weinberg. Una sfida ambiziosa che trova terreno fertile nel nostro paese non a caso sede della Comunità ebraica di Roma, la più antica realtà della Diaspora. “Grazie alla vastità del suo patrimonio ebraico in parte ancora inesplorato – afferma Annie Sacerdoti, consigliere UCEI con delega ai beni culturali – l’Italia può avere un ruolo molto significativo in questo progetto che tanti stimoli e opportunità offre alle nostre Comunità”. La strada percorsa finora, spiega ancora la dottoressa Sacerdoti, è incoraggiante e lo dimostrano ad esempio il progetto Stella di Davide e Tricolore realizzato in occasione del Centocinquantenario di unità nazionale e il lavoro svolto per quanto riguarda la collezione ebraica dell’Archivio di Stato di Venezia. Due iniziative sulle quali ci si soffermerà con un approfondimento nel corso della giornata. La lezione introduttiva dedicata da Moni Ovadia alla cultura della Diaspora ebraica, l’intensa lettura del racconto Nostalgia da parte di Aldo Zargani, le performance artistiche di Miriam Meghnagi e Olek Mincer. La prima sessione di lavori ci consegna, assieme al racconto degli obiettivi di Judaica Europeana (tra i relatori la coordinatrice Lena Stanley Camp) e alla testimonianza di alcuni soggetti coinvolti in questa operazione che punta a ‘fare cultura’ e divulgazione, un caleidoscopio di emozioni declinate su più aspetti dell’identità ebraica. Intensità che caratterizzerà anche i lavori del pomeriggio coordinati dalla storica Anna Foa e che vedranno la partecipazione di Cristiana Facchini, Dov Winer, Raffaele Santoro, Andrea de Pasquale, Laura Quercioli e Maria Teresa Natale. Tra i temi in agenda la possibilità di accesso alle risorse ebraiche sul web e alcuni lavori di ricerca e catalogazione effettuati negli ultimi anni in Italia. Ad allietare il pubblico un intervento musicale del clarinettista Gabriele Coen.

Adam Smulevich