Qui Milano – “L’adoro, però vorrei sparisse…”

“Senta, che vuole che le dica: io l’adoro… però vorrei tanto che sparisse”. Con questa frase, tratta da Edipo relitto, l’episodio del film New York stories da lui stesso diretto e interpretato, Woody Allen, nei panni dell’avvocato di successo Sheldon Mills, si rivolge al suo analista e si riferisce a sua madre. Scandaloso!, dirà qualche figlio particolarmente devoto. Ingrato!, dirà qualche genitore particolarmente permaloso. Ma in realtà è inutile negarlo: tutti noi, almeno una volta nella vita, anche solo per un secondo, l’abbiamo pensato. E magari in quello stesso secondo ci siamo anche ripromessi: io non commetterò gli stessi errori dei miei genitori, io farò in modo che i miei figli non si trovino mai a pensare una cosa del genere. Ma non è mai così, è impossibile. Perché il rapporto fra genitori e figli è complesso, variabile, delicato. E anche costoso, se si considerano i soldi spesi dall’analista per comprenderlo. Perciò è inevitabile, gli errori si finisce sempre per commetterli.
Questo l’ha capito bene Hamos Guetta, autore del manuale Genitori: 60 errori da evitare, presentato ieri sera nella gremita aula magna della scuola ebraica di Milano. Una presentazione molto originale: una sorta di talk show, che si è rifatto ai ben noti format televisivi, anche nella simpatica possibilità di inviare sms ai partecipanti per fare domande in diretta. I protagonisti: l’autore, la psicologa Jael Rosenholz, il conduttore Daniel Fishman e, per finire, cinque figli e cinque genitori a dare i loro differenti punti di vista. Spunti per il dibattito sono stati forniti da vari video proiettati nel corso della serata: interviste, conferenze e stralci da qualche film, fra cui appunto il sopra citato Edipo relitto. E per finire un divertente intervento del rav Roberto Della Rocca.
Insomma, due eserciti schierati, pronti al combattimento, agguerriti, pronti a difendere le loro posizioni in ogni modo. Perché si sa, il rapporto fra genitori e figli assume spesso la piega di un vero e proprio conflitto e il campo di battaglia è vastissimo. Però questo scenario quasi iliadico ieri sera non ha dato luogo a uno scontro particolarmente sanguinoso, come ci si sarebbe potuti aspettare. Un confronto anzi pacato, senza mai discussioni troppo accese, persino con molti punti di contatto fra le due parti. Per esempio sul fatto che è sempre la famiglia a dover costituire un punto di riferimento per quanto riguarda la trasmissione dei valori più importanti. Certo, qualche punto caldo resta. L’immortale questione del motorino, ad esempio, continua a dividere non soltanto i genitori e i figli, ma spesso anche le mamme e i papà. E poi, inspiegabilmente, i genitori resistono nella convinzione che dicendo “no, non vai alla festa anche se ci vanno tutti” facciano il bene dei loro adolescenti scatenati, che invece non hanno nessuna voglia di riposarsi.
Sicuramente si sarà capito da che parte mi schiero: è inevitabile, per il momento sono solo figlia. Però sono convinta che Genitori: 60 errori da evitare, proprio perché prende vita dalle esperienze dirette dell’autore, annotate con cura nel suo taccuino di volta in volta, dimostri ai figli quanta fatica e anche quanta buona volontà le mamme e i papà investano su di loro. Ciò nonostante lo ammetto, sono d’accordo con Sheldon: qualche volta vorrei proprio che sparissero.

Francesca Matalon