Mishkàn…
Dalle parole della Torà si ricava che il Mishkàn, il Santuario mobile, verrà santificato e consacrato non dalla sua struttura, dai suoi arredi, anche se conformi alle indicazioni divine, non dal luogo scelto da Ha-Kadòsh barùkh Hu, ma solo dalla Gloria di D. Ciò vale anche per noi. Il tenere in casa oggetti legati alla tradizione o al rito, come le Chanukkià, un’antica meghillà del bisnonno, la catenina con Nomi divini al collo, la mezuzà sulla porta o libri ebraici sulla mensola, non santifica né noi né la nostra casa; usare gli stessi libri per la tefillà e lo studio, vedere nella mezuzà un monit a praticare il nostro Ebraismo in casa e fuori, usare lo tzitzìth come promemoria di tutte le mitzwòth, ci potrà invece rendere partecipi della Santità di D. stesso.
Elia Richetti, presidente dell’Assemblea rabbinica italiana