Qui Gerusalemme – Piovono razzi, clima rovente

Da alcuni giorni gli abitanti delle zone adiacenti alla Striscia di Gaza sono sottoposti ad attacchi di razzi lanciati dai palestinesi. Venerdì si è offerta agli israeliani un’occasione unica. I servizi di informazione avevano segnalato la presenza a Gaza di Zuhir el-Qassi, Segretario generale del Comitato di resistenza popolare che aveva progettato qualche mese fa l’attentato sulla strada 12 che costeggia la frontiera con l’Egitto verso Eilat. Il suo veicolo a Gaza è stato subito attaccato ed el-Qassi è rimasto ucciso. Per ritorsione i palestinesi hanno aumentato il lancio di razzi e nelle scorse ore e gli israeliani del sud sono stati sottoposti al tiro di un centinaio di razzi contro le città di Ashdod, Ashkelon e Beer Sheba. Più di un milione di israeliani hanno dovuto trascorrere il sabato nei rifugi o nelle stanze corazzate. Otto persone, fra le quali tre lavoratori tailandesi, sono rimaste ferite dai razzi. Nelle tre città citate ha dimostrato la sua efficienza il sistema difensivo “cupola di ferro” che è riuscito ad abbattere circa 30 razzi in volo. Tale sistema lancia un razzo che abbatte il razzo nemico e inoltre sa distinguere ed evitare quei razzi che sono destinati a cadere in zone non abitate. Oggi, domenica, sono sospesi gli studi nelle scuole e nelle università delle tre città prese di mira. Gli aerei israeliani avevano colpito con grande precisione 15 attivisti della Jihad islamica.
Secondo i commentatori israeliani nella Striscia di Gaza Hamas sarebbe disposto ad una convivenza acccanto a Israele, mentre la Jihad islamica e i Comitati di resistenza vogliono conquistare il potere palestinese con la violenza contro Israele. Inoltre l’Egitto con un Parlamento dominato al 75 per cento dai Fratelli Musulmani e dai Salafiti, non è molto propenso ad agire per mantenere la calma a Gaza. Ci vorrà del tempo prima di riuscire a mettere d’accordo i palestinesi fra di loro, e di riflesso a raggiungere un modus vivendi con Israele.

Sergio Minerbi, diplomatico