fede…

“…farò grazia a chi vorrò farla ed userò clemenza a chi vorrò usarla”. (Esodo 33:19) Un Midrash racconta che il Signore mostrò a Moshè una serie di tesori destinati a chi compie determinate mitzwoth. Tra tutti questi tesori, Moshè ne vide uno molto grande e chiese a chi fosse destinato. Il Signore gli rispose: “chi ha del suo (che compie una determinata azione per la quale c’è il tesoro destinato) Io prendo dal suo (tesoro destinato), chi non ha del suo, Io gli concedo il premio gratuitamente da questo tesoro…”. Moshè Chayym Luzzatto (1707-1746), nell’opera Da’at Tevunot illumina questo Midrash: “chi crede nell’unicità (di D-o) e comprende il suo concetto, deve credere…che D-o solo domina il tutto…Non esiste nessun dominio alternativo al Suo…cioè non esiste nessun principe o forza in contrapposizione alla Sua, come pensano gli idolatri…Egli solo provvede a tutte le creature con una premura particolare e nel mondo, niente nasce se non dalla Sua volontà e dalla Sua mano; non per caso, non per natura e non per fortuna…Anche se Israele non avesse alcun merito…il Signore ci salverà sicuramente perché Egli è il Signore di tutto e può fare così come vuole.” In questo percorso che ci porterà al mese della redenzione (Nissan), le parole di questo grande maestro sono una belle iniezione di fiducia, soprattutto nei momenti più bui e di sconforto…

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova