mitzvòt…
La parashà di Vayakhèl che è la parashà successiva a quella del vitello d’oro comincia con due mitzvòt apparentemente staccate dal resto della parashà (che tratta della costruzione del Mishkàn). Le due mitzvòt sono l’ordine di radunare l’intero popolo ebraico e lo shabbàt. Secondo lo Shem Mishmuel queste due mitzvòt sono strettamente legate a ciò che è successo nella parashà precedente. Il vitello d’oro è stato un momento di crisi profonda del popolo ebraico. Per reagire alla crisi la Torà indica una strada, riunire il popolo, fare di tutto per ricreare l’unità del popolo ma l’unità non si crea sul nulla, non basta mettere insieme tanti ebrei. È necessario un elemento catalizzatore. La Torà indica questo elemento catalizzatore nello shabbàt.
Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano