cuore…

“E tutti i saggi di cuore, vengano e facciano tutto ciò che l’Eterno comanda” (Shemot 35:10) Quando qualcuno di voi (Adam mikkem) presenterà un sacrificio…dai bovini e dagli ovini…dalle tortore e dai colombi (Vaiqrà 1:2,14) Mentre la persona (Venefesh) che offrirà un sacrifico farinaceo…(Vaiqrà 2:1) La Torà collega la saggezza al cuore e non al cervello. Per mettere in pratica ciò che il Signore vuole, bisogna essere saggi soprattutto nel cuore, che è il dominio del discernimento (Binà), dove i nostri “istinti” – yetzer tov e yetzer ra’ – posso essere “distinti”. Questa capacità di distinzione, permetterà all’individuo di presentare qualsiasi offerta, grande o piccola, nella completa interezza della persona…

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova