Qui Roma – Le sfide dell’identità
La globalizzazione, le cosiddette identità fluide, i rapidi spostamenti nello spazio e nel tempo, rendono sempre più pressante un ragionamento sul significato di comunità e su come si configurino ai giorni nostri alcuni tra i modelli di appartenenza più fluidi. Una riflessione che ha un valore del tutto speciale in ambito ebraico, sia che si guardi in casa nostra, al piccolo ma antichissimo ebraismo italiano, sia che si vada oltreconfine analizzando realtà spesso molto diversificate tra loro. A guidarci in questo viaggio, sotto la guida di Gloria Arbib, segretario generale dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sono stati ieri sera tre ospiti d’eccezione del Centro Bibliografico Tullia Zevi: l’antropologa Marzia Kichelmacher, il demografo Sergio Della Pergola e Manlio Dell’Arriccia, direttore dell’American Jewish Joint Distribution Committee per l’Africa Orientale. Tre voci, tre interventi che, ciascuno dal proprio punto di vista, hanno offerto un contributo a una tematica sempre più oggetto di lavori e studi, non ultima la grande indagine demografica sull’ebraismo italiano che è appena partita sotto la guida del professor Enzo Campelli. Molti i punti toccati dai relatori: dalla questione dell’appartenenza al significato moderno di identità, dagli scambi sempre più intensi tra popoli alle prospettive (sia qualitative che quantitative) future. Alla fine una straordinaria e confortante certezza, al di là di ogni particolarismo e al di là di ogni possibile ostacolo da affrontare: l’esistenza di un linguaggio comune, di una gerarchia di valori che presenta numerosi tratti di congiunzione tra ebrei di ogni estrazione, cultura e paese.