Contando l’Omer – Religione e sue interpretazioni

Martedi 17 aprile, decimo giorno dell’ Omer, una settimana
e tre giorni

Botta e risposta dei tempi antichi, su temi caldi della religione e delle sue interpretazioni. Dal Talmud Babilonese, Menachot 65 a-b. Se si comincia a contare l’Omer di domenica e quindi Shavuot, alla fine dell’Omer, cade sempre di domenica, come dicevano i Baitosei, si crea una sorta di lungo “ponte” festivo. Sarebbe stata questa la logica ispiratrice di Mosè nell’istituire la festa, un piacere fatto alla sua gente. Così un saggio dei Baitosei spiegava le cose; al che Rabban Yochanan ben Zakai replicò duramente: “se Mosè avesse voluto tanto bene alla sua gente non li avrebbe lasciati per 40 anni nel deserto”. E il Baitoseo: “Rabbi, ma così mi rispondi?” Effettivamente non era una replica, era un modo per troncare il discorso. Rabban Yochanan così spiegava la sua risposta: “La nostra Torà non deve essere messa sul piano di una vostra futile conversazione”. In questo difficile dialogo c’è da una parte chi difende una tradizione consolidata di millenni, dall’altra chi la mette continuamente in discussione usando argomenti che hanno una certa logica e un certo fascino. La dura replica del Maestro è che con tutto il possibile fascino ogni argomento è criticabile e non è comparabile con il peso della tradizione.

rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma