Qui Roma – La sirena del ricordo
La vita cessa temporaneamente di scorrere, compostezza totale, nei volti della gente commozione e qualche lacrima. Sono le 9 spaccate quando una sirena risuona incessante nel vecchio Ghetto di Roma. Ricorda a chi si trova nei paraggi che oggi è Yom HaShoah, il giorno in cui il popolo ebraico commemora l’orrore dello sterminio nazifascista. Tutti abbandonano la loro occupazione: chi è seduto si alza in piedi, la postura ferma e composta, mentre giornali e caffe restano sul tavolo dei mitici locali di Piazza. Scene come quelle al Portico d’Ottavia si ripetono nella loro struggente intensità in ogni città di Israele e in molti quartieri ebraici d’Europa e del mondo.
In occasione di Yom HaShoah numerose sono le iniziative che la Capitale dedica alla Memoria. Ieri sera al tramonto la tradizionale cerimonia di raccoglimento al Tempio Maggiore preceduta, al Centro Bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, da una tavola rotonda moderata da Sira Fatucci, coordinatrice della Memoria della Shoah per l’UCEI, nel corso della quale
l’assessore competente dell’Unione Victor Magiar e il neuropsichiatra Gavriel Levi hanno stimolato una profonda e lunga riflessione efficacemente declinata sul tema “quello che non ci siamo detti”.
Questa mattina invece, al Centro ebraico Il Pitigliani, un seminario nazionale dedicato all’incontro tra mondo della scuola e Yad Vashem. Organizzato in collaborazione da diversi enti e istituzioni (UIL scuola, Unione Italiani nel mondo, IRASE, Progetto Memoria, UCEI e Pitigliani), il seminario vedeva la partecipazione di docenti provenienti da tutta Italia. Obiettivo dell’iniziativa, che per questa edizione ha come titolo “Dalla memoria alla storia – Il valore degli archivi”, è quello di ragionare ad ampio raggio sulla didattica della Shoah. Tra gli intervenuti Paolo Pirani (segretario confederale UIL), Fulvio Salimbeni (Università degli studi Udine), Micaela Procaccia (Sovrintendente Beni Archivistici per il Piemonte e la Valle d’Aosta) e Iftach Askhenazy, responsabile dell’Istituto per gli studi sull’Olocausto dello Yad Vashem. Poche ore prima dell’inizio di Yom HaShoah la notizia luttuosa della scomparsa di un Testimone: Marco Spizzichino, conosciuto anche come “Pupetto”, uno dei pochissimi ebrei romani sopravvissuti ad Auschwitz. Marco e non Mario, come abbiamo erroneamente scritto ieri a causa di una svista nella consultazione degli archivi anagrafici della quale ci scusiamo con la famiglia.