Contando l’Omer – L’orzo e il grano

Venerdi 20 Aprile, 13° giorno dell’Omer, una settimana e sei giorni

La Torà prescrive di portare l’offerta dell’Omer come primizia della produzione cerealicola, ma non dice di quale cereale si tratti. E’ la tradizione a precisare che si tratta di orzo. Perché l’orzo è effettivamente il primo dei cereali a maturare, tra quelli che si coltivano in terra d’Israele, e Pesach, il momento dell’offerta, cade in primavera. Se si trattasse dell’Italia, dove l’orzo si miete a Giugno, l’offerta sarebbe impossibile, ma il clima di Erez Israel è differente e la maturazione è precoce. Su questo la Torà dà un esempio notevole: quando in Egitto ci fu la piaga della grandine, l’orzo che era già maturo venne irrimediabilmente distrutto, mentre il grano fu salvo (Shemot 9:32). A questo punto le possibilità interpretative, come sempre accade nello studio della Torà, si moltiplicano e si sovrappongono. Bisogna portare l’orzo, perché è effettivamente l’unico cereale disponibile. Ma guarda che succede a chi si sbriga a maturare e sta bello dritto nel campo: arriva la grandine e se lo porta via; avesse avuto
– come si dice oggi – un profilo più basso, come il grano, sarebbe stato risparmiato.

rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma