Contando l’Omer – La misura del tempo

Venerdi 27 aprile ventesimo giorno dell’Omer, due settimane e sei giorni

Oggi i nostri calcoli si basano quasi tutti sul sistema decimale; solo da poco la rivoluzione informatica ha introdotto il sistema binario, a due cifre. Eppure continuiamo ad avere quasi senza accorgercene un altro sistema di misura molto antico, basato sul sei, che usiamo per gli angoli e soprattutto per il tempo (secondi, minuti, ore della giornata). La storia biblica della creazione aggiunge una cifra al sei, che indroduce in una nuova dimensione nella quale il tempo – i giorni della settimana – è scandito e sacralizzato. I diversi sistemi si combinano in vario modo dando luogo a numeri significativi, ciascuno con il suo valore. La conta dell’Omer che arriva a 49, sette multipli di sette, e si chiude al 50° giorno (entrambi citati nello stesso brano di Waiqrà 23) combina evidentemente il 7 al quadrato e un multiplo di 10, la metà di 100. Si possono suggerire diverse spiegazioni per la scelta di questo numero come misura della distanza tra libertà fisica e legge e rivelazione. Una per cominciare: 5 e 10 sono misure umane (le dita della mano), 7 è misura della presenza divina (la creazione). Le due cifre combinate sono l’incontro tra l’uomo e il suo Creatore.

rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma – twitter @raviologist