Moked 5772 – A Moria Maknouz il premio Cultura ebraica
Il Moked 5772, che riprende il tradizionale appuntamento primaverile organizzato dal dipartimento Educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, apre i battenti solo nel pomeriggio, ma ha già offerto a coloro che hanno scelto di arrivare a Milano Marittima venerdì due giorni all’insegna dell’approfondimento e della buona compagnia. Tazriah, la Parashah dello Shabbat, vissuto in un’atmosfera calorosa e familiare, ha garantito l’occasione per discutere alcuni dei temi più delicati legati al ruolo della donna nel mondo ebraico, filo conduttore dell’intero appuntamento: dalle questioni di bioetica, e in particolare l’inseminazione artificiale e l’utero in affitto, al tema del divieto di ascoltare il canto delle voci femminili. Protagonisti delle riflessioni prima di tutto i rabbanìm, il direttore del Dec rav Roberto Della Rocca e il rabbino capo di Torino rav Eliahu Birnbaum.
Il Moked è anche un’occasione per premiare chi alla diffusione della cultura ebraica in Italia ha dato un importante contributo. Due anni fa a essere scelto fu Moise Levy autore di un’importante opera di traduzione in italiano di vari libri fondamentali per gli studi ebraici, a partire dalla Torah stessa. Quest’anno si è scelto di assegnare il Premio Cultura Ebraica a Moria Maknouz, insegnante dell’asilo della Scuola della Comunità di Milano e animatrice del progetto Revivim, che offre una gamma di corsi di ebraismo a 360 gradi.
“Sono sorpresa e onorata di ricevere questo riconoscimento – spiega Moria – Ci tengo a sottolineare che Revivim è nato e funziona grazie alla collaborazione di tanti, che voglio ringraziare. La più grande soddisfazione però è vedere tante persone di diverso background che studiano e approfondiscono il significato di identità ebraica”. E proprio una delle offerte di punta di Revivim, il metodo di Torah La’am, che permette a tutti un approccio personale allo studio della Torah senza particolari prerequisiti, è stato protagonista della mattinata del Moked con un intervento del suo inventore, il dottor Raphael Zarum, venuto appositamente da Londra. A seguire una lezione su “I sacrifici della donna” di due docenti italiani di Torah La’am, Alfonso Sassun e Daniele Cohenca. La partecipazione sarà pure ridotta rispetto agli anni scorsi in termini quantitativi, ma non di certo in termini qualitativi.