Qui Ferrara – Cultura e dibattito alla Festa del libro ebraico

Si è aperta nel nome di Giorgio Bassani, la terza edizione della Festa del libro ebraico in Italia. A cinquant’anni dalla pubblicazione del Giardino dei Finzi Contini la Fondazione Meis ha dedicato un’importante mostra alla straordinaria fortuna del romanzo che segnò uno spartiacque nella letteratura italiana. Intitolata “Che bel romanzo” (le parole con cui il protagonista del libro conclude la narrazione), l’esposizione è stata inaugurata, alla presenza fra gli altri di Enrico Franceschini, da Raffaella Mortara, consigliere della Fondazione Meis, che ha curato l’iniziativa realizzata in collaborazione con la Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea, l’Istituto di storia contemporanea di Ferrara e Rai Teche con il patrocinio della Fondazione Corriere della sera.
Nelle belle sale al primo piano del Meis, per l’occasione affollatissime, si susseguono immagini e articoli tratte da quotidiani, periodici e riviste che nel 1962 scandirono il successo del Giardino dei Finzi Contini. Gli appassionati non mancheranno di apprezzare le belle foto di scena messe a disposizione da Lino Capolicchio, presente all’inaugurazione, che nel film di De Sica impersonò il protagonista. E per un tuffo nel mondo di Bassani, ecco il suo studio con la macchina da scrivere e i volumi di cui amava circondarsi, messo a disposizione dalla figlia Paola Bassani che presiede la Fondazione intitolata allo scrittore.
Sempre a Bassani è stato dedicato il giardino interno al Meis, che sarà utilizzato per incontri, concerti e presentazioni e dove è stato assegnato in mattinata il premio di cultura ebraica Pardes. Il riconoscimento, quest’anno alla prima edizione, è andato alla scrittrice Lia Levi e al filosofo Maurice Rouben Hayoun.
Anche attraverso queste iniziative la Festa del libro ebraico in Italia si pone ormai come un riferimento irrinunciabile, è stato sottolineato ieri sera all’inaugurazione della manifestazione cui hanno preso parte Stefano Calderoni, assessore della Provincia di Ferrara; Gian Piero Pollini, direttore dell’Istituto universitario di studi superiori di Ferrara; il sindaco Tiziano Tagliani; il presidente della Fondazione Meis Riccardo Calimani; il presidente UCEI Renzo Gattegna e il rabbino capo di Ferrara Luciano Caro (da sinistra nella foto).
“Tre anni fa quando lanciammo la prima edizione della Festa – ha ricordato Calimani – in molti erano perplessi: sembrava un azzardo che però in brevissimo tempo ha coinvolto in modo attivo la città, le istituzioni e il pubblico”. “Il successo della Festa del libro ebraico – ha sottolineato Renzo Gattegna – ci consente di misurare i progressi del Meis-Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah. Solo quattro anni fa eravamo per gli altri degli sconosciuti. Tramite quest’iniziativa, che a Ferrara ha trovato un ambiente e delle istituzioni accoglienti e attente, siamo riusciti a incontrare molti nuovi amici”. E dopo l’inaugurazione ufficiale, l’attesa apertura della libreria al Chiostro di San Paolo per un tuffo tra migliaia di titoli dedicati alla cultura ebraica accompagnato dal jazz di Tom Kirkpatrick.
La Festa prosegue nel pomeriggio con un incontro sulle questioni ebraiche cui partecipano Stefano Jesurum (Corriere della sera), Enrico Mentana (La 7), Sergio Romano (editorialista Corriere della sera) e Guido Vitale, coordinatore dei Dipartimenti informazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. A seguire l’inaugurazione della mostra Elia Rossi Bey (1816-1891) israelita ferrarese, medico al Cairo al tempo del colera; un incontro, realizzato con la collaborazione della Fondazione Giorgio Bassani, dedicato ai cinquant’anni del Giardino dei Finzi Contini e la presentazione del libro di Anna Vera Sullam Undici stelle risplendenti.

Daniela Gross – twitter @dgrossmoked

Incontro “Questioni ebraiche: alcune riflessioni” – A partire dalle 15.30 diretta sulla finestra live di moked.it e su twitter @paginebraiche. Intervengono Enrico Mentana, Stefano Jesurum, Sergio Romano, Guido Vitale.