Contando l’Omer – Dalla libertà alla Torà

Lunedi 30 Aprile, 23° giorno dell’Omer, tre settimane e due giorni

Conta dell’Omer in ebraico è sefirat ha‘omer. La parola sefirà ha una storia interessante. La radice SPR è vicina a TzPR, da cui tzippor, uccello, e tzipporen, unghia. Sembra che l’elemento comune sia quello dell’incisione; l’uccello becca (e quello rapace ferisce con gli artigli), l’unghia incide e chi conta incide una linea su una superficie. Non pensiamo alle tastiere dei nostri computer, pensiamo al carcerato che ogni giorno che passa traccia una linea sul muro, e dopo qualche giorno unisce le linee verticali con una barra trasversale. Così conta i giorni e le settimane in attesa della liberazione. Interessante il confronto con l’Omer in cui si contano giorni e settimane; per i carcerati è il tempo che va dalla reclusione alla libertà tanto attesa, per il popolo ebraico il tempo dalla libertà alla Torà.

rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma – twitter @raviologist