Contando l’Omer – Militanti ribelli o malati

Martedi 8 Maggio, 31° giorno dell’Omer, 4 settimane e tre giorni

Secondo l’unica fonte talmudica che ne parla, dodicimila coppie di allievi di rabbì Aqivà morirono nel periodo dell’Omer colpite da una malattia detta askara, tanto terribile che Rashì una volta la rende con un vocabolo francese vicino all’italiano “strangolamento” e un’altra volta con “bon malant”, chiaramente un eufemismo. C’è tra gli studiosi una notevole (quanto rara) concordia nell’identificare questa malattia con la difterite, diffusa e contagiosa fino a poco fa, e molto rischiosa, senza i mezzi di cui oggi disponiamo, per le sue complicazioni respiratorie che possono portare al soffocamento. Un’altra fonte antica però dice che non fu un’epidemia a uccidere, ma i Romani, e gli allievi di rabbi Aqivà sarebbero stati militanti ribelli da lui influenzati nello spirito della rivolta di Bar Kochbà. Ognuna delle due versioni è problematica e, se la seconda è quella vera, la prima sarebbe una versione censurata in cui si fanno passare le vittime di una guerra d’indipendenza come malati. Passaggio sorprendente, che fa pensare a un impero romano terroristico che neppure consente di ricordare le sue vittime, che al massimo si possono permettere, senza nominarlo, di paragonarlo ad una pestilenza micidiale.

rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma – twitter @raviologist