Israele – Kadima nel governo, sfumano le elezioni anticipate

Il partito centrista Kadima annuncia a sorpresa l’ingresso nel governo, facendo sfumare le elezioni anticipate annunciate solo domenica scorsa dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Shaul Mofaz (nell’immagine insieme a Netanyahu), esperto militare già ministro della difesa e neoeletto leader di Kadima, entrerà nel gabinetto con uno speciale ruolo di ministro incaricato del processo di pace con i palestinesi, assicurando che il suo partito sosterrà Netanyahu fino alla scadenza naturale della legislatura nell’ottobre del 2013. Il premier può così contare sull’appoggio della maggioranza più ampia della storia del Parlamento israeliano, che comprende 94 deputati sui 120 totali della Knesset.
Le linee programmatiche sono state annunciate da Netanyahu e Mofaz in una conferenza stampa congiunta. Sicuramente Kadima guiderà la commissione incaricata di studiare una riforma della Tal Law, la legge che ha finora permesso ai haredìm, gli ebrei ultraortodossi, di non prestare il servizio militare. Una questione che ha finora messo a dura prova la tenuta della coalizione di Netanyahu, sostenuta anche dai partiti religiosi. Proprio la difficoltà di trovare un accordo sul punto aveva spinto il primo ministro ad annunciare le elezioni anticipate per il prossimo 4 settembre. Ma ora l’apporto dei 28 seggi di Kadima (uno in più del Likud di Bibi), potrebbe consentire di raggiungere una riforma storica per una legge che è causa di gravi fratture nella società israeliana. Oltre alla Tal Law, tre i punti su cui il partito centrista fondato da Ariel Sharon ha chiesto e ottenuto garanzie: studiare un bilancio più attento ai problemi di sicurezza, economici e sociali, riformare la struttura del governo per garantire maggiore stabilità e portare avanti il processo di pace in modo responsabile. Mofaz, il quale sarà l’unico esponente di Kadima a entrare nel governo, diventerà anche vicepremier.
Messo al corrente della situazione, il presidente Shimon Peres in visita di Stato in Canada ha espresso apprezzamento per l’accordo, sostenendo che “un governo di unità nazionale è una notizia positiva per il Paese e per il suo benessere, considerando le difficili sfide che Israele si trova ad affrontare”.

Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked