Milano – Uno sguardo sul cinema israeliano
Al via la quinta edizione del Nuovo Cinema Israeliano, rassegna organizzata da Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea e da Fondazione Cineteca italiana, con il patronato di Regione Lombardia e il patrocinio di Provincia, Comune e Comunità ebraica di Milano. Un appuntamento ormai fisso della primavera milanese all’insegna della cultura, che proporrà allo Spazio Oberdan una serie di film e documentari israeliani in lingua originale sottotitolati dalla selezione del Pitigliani Kolno’a festival. “Il cinema – spiega Paola Mortara, responsabile dell’Archivio fotografico del Cdec e curatrice della manifestazione insieme a Nanette Hayon Zippel – permette di conoscere Israele nelle sue molteplici sfumature e di mostrare delle affinità con la società italiana di cui in pochi realizzano l’esistenza. Per questo il Cdec, nonostante le difficoltà economiche legate al taglio dei finanziamenti, prosegue nel cammino di questa rassegna, per ricordare che la sua opera non è incentrata esclusivamente sul ricordo della Shoah. Abbiamo voluto scegliere delle pellicole che raccontassero anche i legami fra Israele e l’Italia come il documentario Vera, che racconta la storia di Vera Martin, ebrea croata che, scampata alla Shoah, apre un allevamento di cavali di razza, e sul musicologo Leo Levi”. Da segnalare anche film che affrontano tematiche sociali universali, come Mabul, che mostra la disperata costruzione di una parvenza di normalità di famiglia con tanti problemi, che si spezza definitivamente con il ritorno a casa dall’istituto di un figlio disabile, e 2 Night, che si occupa della vivibilità delle città moderne attraverso gli occhi di due giovani che desiderano passare la notte insieme, ma non ci riescono perché non trovano un parcheggio. “La novità di quest’anno poi sono i corti di animazione dell’Accademia Bezalel di Gerusalemme, che hanno riscosso un grande successo” sottolinea ancora Mortara. A commentare i film saranno esperti ed esponenti del mondo della cultura nelle sue varie sfumature, dallo storico Alberto Cavaglion al regista e consigliere comunale Ruggero Gabbai, cominciando oggi da Dan Muggia direttore artistico della rassegna insieme ad Ariela Piattelli. Il Nuovo Cinema Israeliano terminerà le sue proiezioni giovedì 10 maggio con un appuntamento d’eccezione: la proiezione del documentario The Hangman dedicato alla guardia carceraria che sorvegliò il gerarca nazista Adolf Eichmann durante gli anni della sua detenzione e ne “spinse il bottone” della forca, al termine del quale il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib e l’insigne giurista Giorgio Sacerdoti discuteranno delle implicazione ebraiche e giuridiche della vicenda.
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Rossella Tercatin – twitter @rtercatinmoked