Il legame

Devo essere sincero, quando due anni fa come Unione Giovani Ebrei d’Italia, insieme al Benè Berith giovani, organizzammo la manifestazione al Colosseo, non eravamo certi che questo giorno sarebbe arrivato. In molti ci dissero che la nostra era una speranza vana, che forse non ne valeva la pena. Quando la sera prima della manifestazione arrivò Noam, il padre di Gilad a Roma, gli chiedemmo se veramente credeva che tutto ciò sarebbe servito a qualcosa. Oggi sappiamo con certezza di sì. Gilad ha raccontato che durante la prigionia venne a sapere che le luci del Colosseo erano state spente per lui. Per questo stasera riabbracciarlo avrà un sapore particolare, sarà la dimostrazione di un legame inscindibile tra tutto il popolo d’Israele. Una relazione che si afferma non solo nella sofferenza, ma anche nella gioia e nella speranza. Il legame di un popolo unito che non dimentica mai le sorti dei propri figli.

Daniel Funaro, studente