Miss Ciccone infiamma Tel Aviv
Ieri non è stato un giorno come un altro a Tel Aviv: proprio dalla metropoli israeliana, la scorsa sera, è partita la tournée internazionale di Madonna, che ha mandato la città e l’intero Paese in un delirio che ben poche altre star sanno suscitare.
Tel Aviv è probabilmente la città mediterranea dai club più vivaci, dalle spiagge più popolari e dalle parate più colorate. Tel Aviv è la New York City di noi europei. Eppure ha quel qualcosa che non tante altre città possono vantare: è un luogo di confine tra occidente e oriente, un ombelico del mondo che racchiude in sé una variegata collezione di realtà tra superstar e artisti di strada, il caratteristico shuk e le boutique Prada e Chanel, congressi di scienza e sexy shop.
Potete immaginare quante stelle di musica, cinema e moda facciano tappa a Tel Aviv nel corso dell’anno, tanto che ormai è diventato quasi difficile stupire un Israele sempre più all’avanguardia tra cultura e tecnologia. E invece non esiste luogo che miss Ciccone non riesca a sconvolgere: pure Tel Aviv è stata costretta a cadere a piedi di Sua Maestà, regina della musica pop da oltre trent’anni.
La crew di Madonna è sbarcata nei giorni scorsi nella città israeliana, tutti pronti a dare inizio al tour più elaborato di tutta l’intensa carriera della cantante italo-americana. Ed è qui che è cominciata la caccia alla popstar: la produzione ha annunciato che Madonna e il suo staff avrebbero alloggiato in lussuosi appartamenti temporaneamente adibiti accanto allo stadio di Ramat Gan (dove si terrà il concerto di stasera), ma presto è arrivata la smentita dei giornalisti, che sostengono la star si trovi all’hotel Dan. Come se non bastasse, sono sempre più insistenti le voci che sostengono che la cantante abbia assunto una sosia per distogliere l’attenzione da sé.
L’interprete di American Pie è sempre stata conosciuta per i contenuti spesso controversi delle sue produzioni artistiche, che esprimono il loro lato più provocatorio proprio durante gli show. Ma non è questo a rendere Madonna un’icona del mondo dello spettacolo; è piuttosto il suo essere un concentrato di generazioni, una macchina che sforna un successo dopo l’altro senza interruzione. E questa macchina ha anche un legame molto stretto con l’ebraismo: si dichiara infatti un’appassionata di kabbalah ed è un’assidua frequentatrice del Kabbalah Learning Center di Los Angeles, tanto da aver anche adottato un nome ebraico, Esther. Madonna ha inoltre più volte espresso la sua amicizia nei confronti dello stato di Israele, dicendo nel 2007 a Perez, “Presidente, sono innamorata del suo Paese”. Durante la visita corrente ha anche portato con sé tutti e tre i figli.
Siamo solo all’inizio di una lunga avventura per Madonna; e se è riuscita a lasciare il segno già dal primo giorno, a Tel Aviv, non voglio immaginarmi cosa accadrà entro la fine di questo tour, che la porterà in giro per tutto il mondo.
Simone Somekh, studente