Qui Torino – Kasherut e nuove sfide

Grande partecipazione e interesse, ieri sera al centro sociale della Comunità ebraica di Torino, per un incontro sulla kasherut (“Regole, tradizioni, sapori”) organizzato su iniziativa del gruppo Anavim. Numerose le tematiche sviscerate nel corso della riunione grazie al coinvolgimento di quattro autorevoli voci dell’ebraismo italiano intrattenutesi a lungo col pubblico su peculiarità, ricchezze e nuovi possibili sfide all’orizzonte. Rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, si è soffermato in particolare sulla problematica legata alla certificazione dei cibi mettendo in luce come questo sia ormai diventato un tema di interesse politico-internazionale in considerazione anche dei numerosi attacchi da parte di autorità e gruppi politici alla pratica della shechitah, la macellazione rituale. “Il problema principale – ha sottolineato il rav – è la mancanza di un’autorità certificatrice italiana, che deve essere riconosciuta a livello nazionale e internazionale; di qui la necessità di un organizzazione centralizzata che deve fare riferimento a requisiti e regole condivise. Perciò risulta fondamentale una grossa promozione politica da parte delle Comunità ebraiche con l’appoggio del rabbinato”. È seguito l’intervento di Dario Calimani che ha sostenuto come la mancanza di un marchio nazionale sia la metafora dei problemi delle Comunità ebraiche italiane: unificare le risposte per stabilire che cosa sia kosher e che cosa invece non lo sia. “È necessario – ha affermato – un marchio dell’ebraismo italiano prima ancora di un marchio della kasherut”. La scrittrice Elena Loewenthal si è poi soffermata sul significato della cucina e della tradizione ebraica: mangiare kosher, ha spiegato, non ha nulla a che fare né con norme igieniche né con norme di carattere morale e non rientra in un sistema di privazione. Il cibo può essere invece visto nel ruolo di custode identitario e si può così parlare di cucina ebraica ‘memorabile’ perché capace di fare da contrassegno nella memoria, ricordando a noi stessi e agli altri chi siamo. Ha concluso l’incontro Eva Vitali Norsa Lanza, che ha messo in luce l’aspetto più familiare dell’alimentazione ebraica presentando la nuova versione del ricettario composto dalla madre Giuliana ‘La cucina nella tradizione ebraica’. A moderare gli interventi Shemuel Lampronti del gruppo Anavim.

Alice Fubini