siwan…
La parashà di Nasò, che normalmente si legge dopo la festa di Shavuot, è la più lunga tra le 54 parashot della Torah e questo “record” è determinato dal numero dei versi – 176 – che la compongono. Analogamente, questo numero rappresenta anche il salmo più lungo (Tehilim 119) e il trattato talmudico più ampio (Bava Batrà 176 pagine). I chakhamim sostengono che non sia un caso che dopo Shavuot si legga la parashà più lunga. Ciò rappresenta l’invito a “dilungarci” nello studio della Torah come mezzo per garantire lo sviluppo e l’affermazione della nostra identità. Al riguardo il numero 176 è altamente simbolico: è il risultato della somma tra 126 e 50; 126 è il valore numerico del nome סיון Siwan e 50 rappresenta il giorno di Shavuot e il dono della Torah. Però, per fare questa somma, dobbiamo far sì che il numero 126 rappresenti sempre סיון “Siwan” e non נזמי הזהב “pendenti d’oro” che furono raccolti per costruire il vitello d’oro…
Adolfo Locci rabbino capo di Padova