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Questo shabbàt leggeremo una haftarà molto e complessa dai molteplici significati simbolici. Nella haftarà compaiono due personaggi, Yehoshua, il sommo sacerdote e Zerubavel (che secondo il midràsh è Nehemia), il capo politico del ritorno a Sion. A Yehoshua viene annunciato l’invio di Zerubavel che guiderà il popolo ebraico di ritorno a Bavèl e ricostruirà il Santuario. Il Kohèn Gadòl Yehoshua deve riconoscerne il ruolo e l’importanza. Alla fine della haftarà Zerubavèl riceve una profezia da Dio. Le parole di Dio sono: “Non con la forza, non con la potenza ma con il Mio spirito”. La guida spirituale e la guida politica del popolo devono riconoscersi a vicenda. Non sono in contrapposizione ma complementari a patto che ambedue accettino che ciò che è fondamentale anche per la vita politica non è forza e potenza ma lo spirito divino.
Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano