…elezioni
A giochi ormai conclusi penso si possa dire qualcosa sulle recenti elezioni dell’UCEI. Finalmente abbiamo risolto i nostri problemi attraverso nuovi processi di mediazione e nuove opposizioni. D’ora in poi, il sole brillerà luminoso su di noi sia di giorno che di notte. L’unità di intenti e di azione è garantita dalla fusione meccanica degli opposti: non esistono più destra e sinistra, ma un compattamento di posizioni che si elidono a vicenda e danno per risultato la splendida neutralità centrista. Differenze e fratture non ne potranno così emergere e ciò è segno di grande equilibrio e garanzia di efficienza e di pace eterna. Inoltre, una lista al femminile ha assicurato finalmente equilibrio estremo alla lista al maschile, e questa polarizzazione è di per sé garanzia di scelta delle migliori forze disponibili sulla piazza. Non era dunque vero, come si credeva, che per opporsi all’assenza ci volesse la presenza, che per combattere il torto fosse necessario affermare il diritto, che per porre rimedio all’inefficienza si dovesse optare per l’efficienza. Si è finalmente scoperto che il bene (e così il male) si identifica con uno dei due generi, maschile o femminile. E a decidere con quale dei due sono le urne. Eventualmente, a pagare sarà come al solito l’ebraismo italiano.
Dario Calimani, anglista