Ciceruacchio, l’amico dei perseguitati
Un romano de Roma. Un arringapopolo. Ma soprattutto un patriota. La memoria di Angelo Brunetti in arte Ciceruacchio, indimenticato protagonista della Repubblica Romana, è stata onorata nei giardini del Tempio maggiore con un evento a più voci a lui dedicato in occasione del 130esimo anniversario della scomparsa di Giuseppe Garibaldi. Fulcro dell’incontro la presentazione di Ciceruacchio. Eroe del popolo romano, difensore degli ebrei (Ed. Mursia), opera in cui l’autore, Claudio Modena, ha ricostruito le imprese più significative di un personaggio rivelatosi centrale per la vicenda risorgimentale e per il processo di emancipazione degli ebrei romani al cui fianco si battè con il noto ardore per ottenere più diritti e più tutele dopo secoli di privazioni. Molto intensa e partecipata, nonostante il concomitante impegno della Nazionale, la serata è stata animata dagli interventi dello storico Paolo Mieli, del professor Romano Ugolini, del presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici e di Giuseppe Garibaldi, omonimo pronipote del generale che unì l’Italia. In conclusione Roberto Bruni, presidente dell’Associazione culturale Gli amici di Righetto, ha consegnato all’autore il premio Righetto in ricordo di tutti i bambini morti per la Repubblica Romana. Moderava il dibattito Lilli Spizzichino del Dipartimento per i Beni e le Attività Culturali della CER.