Gilad si dà al giornalismo sportivo
L’esordio alla tastiera è avvenuto in gara 3 delle finali Nba tra Oklahama City e Miami Heat. “Un’emozione fortissima” spiega il diretto interessato e non poteva essere altrimenti visto che mastica pallacanestro da quando era bambino. L’interrogativo circolava da tempo nella rete (e non solo): cosa farà Gilad Shalit una volta tornato a ritmi di vita regolari? Proseguirà gli studi? Scriverà un libro sulla sua terribile esperienza di ostaggio? Si darà alla politica come il padre? Una risposta forse l’abbiamo finalmente avuta: farà il giornalista. Sì, perché grazie a Yediot Ahronot, popolare testata che l’ha assunto nella sua redazione sportiva, Shalit avrà adesso la possibilità di confrontarsi sul campo coniugando due grandi passioni: scrittura e agonismo. Si occuperà prevalentemente di basket, spaziando dal campionato israeliano all’Eurolega e alle imprese dei top team della Nba, ma non trascurerà altre discipline. In particolare il calcio, tanto che nelle prossime ore si dividerà tra Polonia e Ucraina per seguire le fasi conclusive di EURO 2012 fino al giorno della finalissima di Kiev.
Nel primo articolo uscito su YH Gilad ha svelato l’importanza decisiva avuta dallo sport nel corso della sua detenzione a Gaza. Radio e televisione sintonizzati sui canali sportivi, quando permesso dai suoi aguzzini, gli avevano infatti dato la possibilità di svuotare la mente dalle privazioni per una boccata d’ossigeno in mezzo a tanta e soffocante sofferenza. Il pallone singolarmente era stato anche il tramite per un confronto diretto con i terroristi altrimenti improponibile. Insieme avevano guardato numerose partite, della nazionale israeliana ma anche dei principali club europei, discutendo di goal, dribbling e altri gesti tecnici come se nulla fosse. Shalit ha raccontato ad esempio di quando, durante l’incontro Hapoel Tel Aviv-Lione valevole per la Champions League 2010-2011, i terroristi di Hamas avevano espresso sincera ammirazione per la rovesciata con cui Eran Zahavi, attaccante adesso di stanza a Palermo, aveva portato in vantaggio i padroni di casa. “Erano sbalorditi – ha scritto – ma li ho visti più contenti quando i francesi hanno raggiunto il pareggio”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked