Figli della stessa nazione
È vero che dei morti si tende a parlare sempre bene ed è anche vero che il Presidente di uno Stato è legato a un certo contegno istituzionale, ma colpiscono le parole pronunciate da Shimon Peres al funerale di Izhak Shamir. I due, si sa, appartenevano a schieramenti politici opposti, ma questo non ha impedito che in passato avessero lavorato insieme per il bene del Paese e che il Presidente abbia definito Shamir appunto l’altro ieri “uno dei migliori leader della democrazia israeliana” e nonostante abbia più volte alluso alle differenze ideologiche, ha anche enfatizzato che “eravamo figli della stessa nazione”.
In un periodo nel quale ogni occasione è buona per aggredire gli avversari (politici, sportivi, ecc.), sarebbe bene che tutti prendessero esempio da questa lezione di stile e che la praticassero non solo verso i defunti, ma anche e soprattutto verso i vivi.
Elena Lattes